Requiem Laus «As Long As Darkness Bleeds» (2011)

Requiem Laus «As Long As Darkness Bleeds» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1242

 

Band:
Requiem Laus
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Titolo:
As Long As Darkness Bleeds

 

Nazione:
Portogallo

 

Formazione:
Miguel Freitas - voce, chitarra
Dani Pereira - chitarra, voce Ricardo Fernandes - basso, tastiere

 

Genere:

 

Durata:
47' 32"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E’ il secondo disco death metal portoghese che mi trovo a recensire; questa volta sono i Requiem Laus con il loro disco “As Long As Darkness Bleeds” a continuare a convincermi che in una nazione ancora non molto conosciuta per questo tipo di vibrazioni, molte band compongono materiale veramente interessante.
Il genere proposto è un death abbastanza melodico mai ampolloso nè stancante a livello di idee; le composizioni risultano infatti nel complesso molto curate e abbastanza originali, anche se eseguite con qualche piccola imprecisione ben ascoltabili purtroppo nelle linee di chitarra, dove compaiono armonizzazioni e doppie linee. Quello che si capisce anche da un ascolto superficiale, è il netto dislivello qualitativo tra la parte di composizione/esecuzione (legate quindi ai vari membri della band) e quasi tutto quello che riguarda la sfera di produzione: per quanto riguarda la prima, come già detto il lavoro è ricco di contenuti interessanti: riffing quasi sempre tagliente e deciso, una ottima voce growl sempre di grande carattere e una linea di drumming ben composta; come unica critica, avrei gradito ascoltare qualche parte cantata in scream, visto che la scelta di una interpretazione abbastanza monotona non può che rendere l’ascolto abbastanza piatto.
Per quello che riguarda mixing e produzione del lavoro, siamo su livelli veramente bassi: la scelta dei suoni di chitarra sono poco convincenti vista l’esagerazione di medie presenti che oscurano tutto il resto del suono sia su ritmiche che su sezioni lead, il basso rimane molto nascosto e andava valorizzato molto di più così come alcuni stacchi che rimangono troppo in ombra. L’elemento che mi ha lasciato più sconcertato è comunque l’uso dello stesso effetto pioggia praticamente su tutti pezzi come intro o chiusura, spesso inserito palesemente in loop. Si tratta a mio avviso di una leggerezza quasi imbarazzante visto che quello proposto è un full lenght e non una demo, anche se certi errori non andrebbero fatti in nessun caso. Per questi motivi è molto difficile dare un giudizio sul disco: i pezzi sono molto belli come già detto, ma è impossibile prescindere da fattori negativi come quelli evidenziati; la speranza è quella di riascoltare un lavoro in cui anche a livello di produzione si possa arrivare a livelli almeno sufficienti a valorizzare l’ottimo song writing proposto perché così non ci siamo proprio.

Track by Track
  1. And Eternity Creeps (Intro) 55
  2. I Am Cursed 65
  3. Visions 70
  4. Blood Lines 60
  5. A Field Of Sorrows 55
  6. Uncovering Earth 70
  7. Shadow's Foul Scourge 65
  8. The Scarred Epiphany 65
  9. Torn Amidst Shadows (Outro) 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 45
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
64

 

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